Immagine di testata

I Nardi smontabili


Questo  sito è il frutto di un lavoro di ricerca sui soldatini “smontabili” in plastica  della Nardi durato circa venti anni, senza pretese di esaustività. Verte  principalmente sui soldatini delle serie Nardi/West che abbracciano circa il  90% della produzione in plastica. Erano soldatini tra i più amati e desiderati  dai bambini italiani degli anni ‘60/’70, per i quali l’unica, indimenticabile  “frontiera” non poteva essere che l’Ovest americano. Era infatti l’epoca di…

Rin  Tin Tin in televisione

Trinità al  cinema

Tex, Zagor e  il Comandante Mark in edicola

Persino al bar era il simpatico pistolero Cocco Bill di  Jacovitti a pubblicizzare i mitici gelati Eldorado

Quanti  pomeriggi passati tra gli ulivi di periferie ancora poco urbanizzate a giocare  ai cow boys contro gli indiani. Quante  luminose mattine di settembre (la scuola cominciava in tutta Italia il primo  ottobre) trascorse a costruire le palizzate di Fort Apache con le canne  tagliate lungo gli argini delle fiumare. E poi, in  autunno, ogni pozzanghera diventava il lago Ontario e ogni pezzo di polistirolo  raccolto per strada una canoa dei moicani per attraversarlo. E  a Natale c’era regalo più bello sotto l’albero di una scatola di indiani e cow  boys Nardi nuovi fiammanti?.. Da allora  sono passati tanti anni, quasi mezzo secolo, eppure tra i collezionisti di  soldatini in plastica i Nardi “smontabili” sono ancora molto ricercati e questo,  a mio avviso, per varie ragioni:

  1. il rispetto delle proporzioni anatomiche capo/busto/gambe. Tale  caratteristica non è sempre presente nei soldatini di altre marche, anche  celebrate (vedasi ad esempio i soldatini Atlantic della serie West )

  2. la naturalezza delle pose. Soldatini di altre marche (ad esempio i Timpo) possono presentare diverse anomalie come il frequente varismo delle ginocchia nei cow boys o posizioni innaturali come quella del braccio dell’indiano in foto nell’atto di lanciare una scure.

  3. la perfetta interscambiabilità dei vari componenti dei soldatini nell’ambito  di una stessa scala. Tale peculiarità  rende possibile un numero praticamente infinito di combinazioni, non sempre  possibili in soldatini di altre marche (ad esempio i Britains swoppet)

  4. L’ ottima qualità della plastica. Plastiche troppo vetrose, utilizzate per esempio nei Cherilea Swoppet, spesso provocano rotture in fase di smontaggio mentre i Nardi possono essere montati e smontati più volte senza inconvenienti.

    E’ lo stesso Francesco Nardi a svelare, finalmente, dopo tanti anni il “segreto” della “Plastica Nardi”

    “Il segreto di qualunque produzione industriale consiste in due  principi fondamentali la progettazione e il materiale con cui si effettua la produzione. Entrambi dipendono dall'esperienza maturata in anni di sperimentazione prima di immettere sul mercato un  prodotto. Nello specifico il materiale plastico impiegato nella nostra produzione era polietilene, materiale scelto per le sue caratteristiche di atossicità al contrario del P.V.C (Policloruro di  vinile) più semplice da lavorare e meno costoso utilizzato spesso dalla produzione orientale. Questo prodotto viene venduto in varie gradazioni di elasticità,  il segreto è sapere dosare nelle giuste proporzioni le varie gradazioni in funzione del pezzo da stampare. Altro aspetto importante è l'utilizzo di materiale vergine e non riciclato, meno costoso ma con caratteristiche decisamente inferiori. Vorrei aggiungere perché credo sia importante che fui uno dei primi a utilizzare pigmenti atossici ovviamente più costosi ma  rispettosi della salute dei bambini. Per questo motivo nelle nostre  confezioni c'era il marchio CEE  di qualità, uno dei pochi all'epoca.”

 

La perfetta combinazione dei fattori elencati fa dei soldatini Nardi “ un piccolo-grande miracolo italiano”, fra i soldatini smontabili i più belli mai prodotti nel nostro paese, e non solo, e questo nell’ambiente collezionistico viene ormai riconosciuto a livello internazionale.

Come tutti i soldatini swoppet, i Nardi smontabili sono ovviamente costituiti da vari elementi che assemblati tra di loro danno “vita” al soldatino stesso.

Tre gli “elementi principali” presenti in tutti i soldatini (testa, busto, gambe) cui si aggiungono “elementi accessoriali”, anch’essi smontabili, differenti nelle varie Serie ( ad es: cappello, fazzolettone, cinturone nei Cow Boys;  piume, collanina, perizoma negli Indiani ; ecc).

Tutte le Serie di Soldatini Nardi, come vedremo in maniera approfondita nel classificarli, ubbidiscono sempre, o quasi sempre, alla REGOLA DEL SEI: sono cioè costituite da sei soldatini o, in alternativa, da multipli di sei.

I collezionisti di soldatini swoppet con cui mi sono confrontato in tanti anni di ricerche, nel tentativo di ricostruire una serie Nardi focalizzano quasi sempre la loro attenzione sul BUSTO, l’autore si è invece reso conto che anche le GAMBE rispondono alla stessa regola per cui non ho mai considerato una serie “completa” se non dopo essere riuscito, quando ciò mi è stato possibile, a reperire sia le sei pose dei busti che le sei pose delle gambe…

 …perché un “guerriero di plastica”, oltre ad una testa per pensare e delle braccia per lottare, ha anche delle gambe per camminare o, al bisogno, correre!

Peccato che questo possa capirlo solo chi anche da grande riesce, come un bambino, a vedere con gli occhi del cuore.