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La pubblicità Atlantic, soprattutto nella prima metà degli anni ’70, fu molto “aggressiva” inondando letteralmente le pagine dei fumetti più letti dai ragazzi (es: Topolinino, Il grande Blek, Capitan Miki, ecc.) e dei settimanali per famiglie più diffusi (es. Radiocorriere TV). Molto meno visibile, certamente più “discreta”, quella della Nardi al punto che oggi un ricercatore incontra non poche difficoltà a reperire materiale. Si trattò di una strategia consapevole e voluta dalla casa di via Valparaiso:

Lasciare che i soldatini Nardi si pubblicizzassero “da sé”, per la loro bellezza!

Di seguito alcune immagini pubblicitarie faticosamente reperite grazie all’aiuto dell’amico Fabio Righini membro del gruppo facebook “Da Valparaiso al mondo intero” dedicato ai soldatini Nardi.

Dal  Catalogo "Corriere dei giocattoli" (Corriere dei piccoli) 1970

Da Rivista “non identificata”

A seguire una preziosa “riscoperta” dovuta al “nardofilo” sardo Antonio Atzei. Negli anni ’60/’70 la ditta “Glami’s, tutt’ora attiva nella produzione di dolciumi e cioccolato, propose ai bambini delle gomme da masticare, nell’incarto se non si incappava nel bigliettino con la mitica scritta “Ritenta sarai più fortunato”, si poteva trovare un buono che dava diritto a un piccolo premio, tra cui… un soldatino Nardi! Molto interessante anche la scatola contenente i chewing gum che riproduceva un piccolo fortino in cartoncino.


E per finire alcune immagini tratte da cataloghi di vendita per corrispondenza molto diffusi negli anni ’60-’70 (Postal Market, Vestro, La Base). Fu anche merito di tali cataloghi se non solo i bambini residenti in città servite dalla grande distribuzione (Upim, La Standa, ecc) ma anche quelli dei paesini più sperduti della penisola (…io tra questi!) ebbero modo di conoscere ed acquistare i soldatini Nardi!

Ricordo con quanta ansia, ogni anno, aspettavo l’edizione “Autunno-Inverno” che aveva delle pagine dedicate ai giocattoli e quando il postino, finalmente, effettuava la consegna, scippavo letteralmente il catalogo dalle mani delle donne di famiglia, interessate solo ed esclusivamente alle pagine della “moda”, per passare interi pomeriggi a sognare sulle foto colorate di cow boys e fortini, indeciso cosa chiedere in regalo per Natale…

Fort Pitt (produzione La Capanna) difeso eroicamente da dodici “Celesti” Nardi appiedati e due a cavallo (I° Serie “Extra”) fu uno dei pochi, indimenticabili regali che la mamma, gestore unico e indiscusso dei risparmi di famiglia, mi concesse…

Il giorno in cui, dopo una spasmodica attesa, il pacco finalmente arrivò, non riuscii neppure a pranzare per la felicità che mi chiudeva la gola e, soprattutto, per l’ansia di correre ad aprirlo ed iniziare la prima di tante interminabili battaglie...

Ma “altro” era il mondo e “altro” l’immaginario dei bambini, per un bambino di oggi  quanto raccontato è diventato, forse, quasi impossibile da capire!

 da Postal Market

 

da Vestro

 

 

Da la Base

 

 

Quest’ultima foto ha suscitato in me un’emozione particolare! Guardandola con attenzione mi sono reso conto che i soldatini raffigurati rappresentano il primo set in assoluto di soldatini Nardi che ho avuto, acquistati per me da Ziett’Alba sul catalogo La Base circa cinquant’anni fa, protagonisti indimenticabili di tante “guerre di frontiera” sui gradini in pietra calcarea del vecchio portone di casa dove i solchi scavati dall’acqua piovana diventavano canyon e le chiazze di muschio verde la prateria…

Ricordo ancora quando il pomeriggio volgeva all’imbrunire, le campane della chiesa suonavano l’Ave Maria e la voce di Zietta mi ricordava con dolcezza che ora di smetterla con i giochi… Poi, con infinita pazienza, era lei stessa a chinarsi per raccogliere i soldatini, ricontandoli uno ad uno per evitare che ne smarrissi qualcuno: “Dodici Indiani a piedi e sei a cavallo, sei soldati blu a piedi e due a cavallo…si, ci sono tutti!”

E richiudeva il coperchio della scatola di latta.

Se Giordano Bruno con la sua “Anima Mundi” avesse ragione, se un briciolo dell’essenza di Zietta esiste ancora nello “Spirito dell’Universo”…in un ago di pino di un bosco lontano, nella schiuma di un’onda del mare, in una brezza di vento in alto nel cielo dove l’aria si fa rarefatta, spero tanto che possa sentire questo tributo d’amore e di disperante “nostalghia” (Ностальгия).